Un caffè inclusivo
Il caffè che fa bene a tutti
CHI SONO I NOSTRI BARISTI (qualche parola molto informale su ciascuno di loro)
• Tende a chiacchierare TANTO (usando più fantasia di quando ci si renda conto) e va aiutata a farlo sempre meno.
• Si fa aiutare più di quanto gli servirebbe. Se lo assecondiamo troppo rischia di perdere delle autonomie importanti che ha acquisito in anni di esperienza al bar.
• Appassionato alla mansione panini, bravo in tutte. E’ molto orgoglioso ed è quindi difficile aiutarlo quando è in difficoltà.
Quelle sopra sono tre frasi tratte dalla presentazione delle varie ragazze e ragazzi che lavorano presso al bar del Mandela Forum nell’ambito del progetto di inserimento gestito dalla“cooperativa Matrix preparate per i volontari della cooperativa.
Ogni nuovo volontario che inizia a collaborare con la cooperativa deve infatti conoscere quelli che sono i punti su cui lavorare nel corso del loro impegno al Mandela Forum, ovviamente guidati dal team di educatori ed esperti che seguono il progetto.
Ed accanto ai problemi il volontario deve conoscere anche i piccoli e grandi successi dell’iniziativa, come ad esempio deve sapere
• che A. è “il nostro primo ed instancabile barman. Lo si vede spessissimo al bar, non ha altri impegni lavorativi ed è autonomo negli spostamenti perciò è sempre disponibile!”;
• che E. “ha imparato egregiamente la mansione caffè! E’ instancabile, pur lavorando anche in un ristorante, ci resta molto male se non può venire al Bar per incompatibilità di orari: le piace interagire con i clienti”;
• Oppure che G. “sta proseguendo il percorso che aveva iniziato con AT21, ha delle autonomie sorprendenti per esempio viene da solo con il treno dalla provincia di Arezzo”.
Sono brevi profili che ci dicono come dietro ad ognuna delle facce che vediamo dietro al bancone del Mandela Forum ci siano delle persone, ognuna con la sua individualità e personalità. Persone certo unite dall’avere ognuna una disabilità che richiede attenzione, ma che possono e debbono trovare luoghi dove lavorare, socializzare ed essere parte della nostra comunità.
Ne hanno sicuramente bisogno loro e le loro famiglie, ma ne abbiamo bisogno soprattutto noi, perché per citare Nelson Mandela “i nostri concittadini che hanno una disabilita’ ci sfidano a dimostrare nella vita reale i valori della nostra democrazia…Siamo tutti noi a dover cambiare la nostra capacita’ di comprendere la nostra appartenenze ad una comune umanità; apprendere le molteplici forme della vita; riconoscere l’arricchimento che portano le diversità rappresentate dalla presenza delle persone disabili nel nostro consesso umano”
Il progetto di Matrix è stato il naturale proseguimento di un impegno che il Mandela Forum aveva iniziato a suo tempo con l’associazione Trisomia 21, un progetto teso a dimostrare che sotto il nostro tetto era possibile dare spazio ed opportunità a ragazze e ragazzi con la sindrome di Down.
Il bilancio del progetto dell’ultimo anno e mezzo di attività è assai positivo:
Le persone con disabilità attualmente coinvolti nel progetto Mandela Forum sono 23, di cui 14 attualmente attivi al bar, l’età va dai 18 ai 36 anni con un’età media di 26 anni di questo le donne sono 13, gli uomini 10.
Per gestire questi inserimenti la cooperativa Matrix si è avvalsa nel 2013 di 43 volontari e nel 2014 di 47.
Il progetto ha presentato al termine del primo anno un avanzo di gestione che La Cooperativa Sociale Matrix ha deciso di destinare, all’acquisto della Casa Famiglia Assistita denominata “Casa Armonica” (di cui era proprietaria soltanto al 50%) dove vivono in autonomia 8 persone con diverse abilità. Casa Armonica è una struttura residenziale che accoglie utenti disabili adulti con l’obiettivo di inserimenti temporanei finalizzati alla stabilità e all’autonomia abitativa degli stessi, è sita in via di Brozzi 477, Firenze ed è aperta tutti i mesi dell’anno 24 ore su 24.
In definitiva un caffè preso al bar del Mandela Forum fa decisamente bene, a tutti…