Viene pubblicato sul Giornale d’Italia il Manifesto sulla purezza della razza. Il documento firmato da 10 scienziati italiani, a cui nelle settimane successivo aderiranno altri 180 scienziati e 140 fra politici e giornalisti, rappresenta un tragico esempio di scienza venduta alle convenienze politiche.
Il manifesto è il primo documento ufficiale da cui scaturirono le leggi razziali italiane del fascismo, e verrà seguita dalla “Dichiarazione sulla razza” votata dal Gran consiglio il 6 ottobre 1938 e dal Regio decreto-legge 17 novembre 1938. n. 1728, “Provvedimenti per la razza italiana”.