Il gran consiglio del fascismo approva a maggioranza l’ordine del giorno Grandi, che popone la messa in minoranza di Mussolini e la riassunzione da parte del re Vittorio Emanuele III delle prerogative istituzionali.
Mussolini viene destituito e tratto in arresto, e il maresciallo Badoglio viene nominato come nuovo capo del governo.