30 Novembre 1786: Il granducato di Toscana abolisce la pena di morte

La pena di morte è un atto “conveniente solo ai popoli barbari” scrisse Pietro Leopoldo di Lorena, Granduca di Toscana Granduca di Toscana promulgando la Riforma Penale, una riforma con la quale, per la prima volta al mondo, venne abolita la pena di morte e con essa anche la tortura.

La riforma promulgata il 30 novembre del 1786 all’articolo 51 diceva:

“Abbiamo veduto con orrore con quanta facilità nella passata Legislazione era decretata la pena di Morte per Delitti anche non gravi, ed avendo considerato che l’oggetto della Pena deve essere la soddisfazione al privato, ed al pubblico danno, la correzione del Reo figlio anche esso della Società e dello Stato, della di cui emenda non può mai disperarsi, la sicurezza nei Rei dei più gravi ed atroci Delitti che non restino in libertà di commetterne altri, e finalmente il Pubblico esempio; che il Governo nella punizione dei Delitti, e nel servire agli oggetti ai quali questa unicamente è diretta, è tenuto sempre a valersi dei mezzi più efficaci col minor male possibile al Reo …avendo altresì considerato, che una ben diversa Legislazione potesse più convenire alla maggior dolcezza, e docilità di costumi del presente secolo, e specialmente nel popolo Toscano, Siamo venuti nella determinazione di abolire come Abbiamo abolito con la presente Legge per sempre la Pena di Morte contro qualunque Reo”

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