A Bologna, durante la commemorazione della marcia su Roma, il quindicenne Anteo Zamboni spara un colpo di pistola che sfiora il petto di Mussolini.
Il ragazzo viene linciato dai fascisti più vicini alla macchina scoperta su cui viaggia il duce.
L’episodio scatena una violenta reazione fascista.
Vengono dichiarati decaduti dal mandato i deputati di opposizione, sciolti con decreto reali i partiti superstiti, istituiti il Tribunale Speciale e l’assegnazione al confino.