La campagna contro il divieto di produrre il sale fu una delle più riuscite della storia dell’indipendenza non-violenta dell’India, e venne brutalmente repressa dall’impero britannico, che reagì imprigionando più di 60 000 persone.
La campagna fu avviata nel marzo del 1930 come protesta contro la tassa del sale e il governo che l’aveva alzata.
Iniziò così la celebre Marcia del sale in cui Gandhi assieme a 78 seguaci partirono dall’ashram Sabarmati di Ahmedabad il 12 marzo per arrivare a Dandi il 6 aprile 1930 dopo 380 km di marcia.
Arrivati sulle coste dell’Oceano indiano Gandhi ed i suoi sostenitori iniziarono l’estrazione del sale in aperta violazione del monopolio reale, imitati dalle migliaia di indiani unitisi durante la marcia.