Nelle elezione amministrative che si tennero in Italia in 5 turni dal 10 marzo al mese di aprile del 1946, per la prima volta le donne poterono esercitare il loro diritto elettorale, attivo e passivo: la partecipazione alle urne fu altissima, e oltre duemila donne furono anche elette per la prima volta nei consigli comunali.
L’Italia riconobbe con gran ritardo il diritto di voto alle donne. In Nuova Zelanda le donne votavano sin dal 1893, in Finlandia dal 1907, in Norvegia dal 1913, nel Regno Unito dal 1917; prima dell’Italia avevano riconosciuto questo diritto, fra gli altri paesi, anche Turchia, Mongolia, Filippine, Pakistan, Cuba e Thailandia.