Francisco Madero, dirigente liberale, denuncia i brogli con cui il dittatore Porfirio Diaz è stato rieletto e chiama alla lotta: inizia così la rivoluzione messicana.
Nel maggio 1911 Diaz fugge dalla capitale mentre i contadini in armi seguono i leader rivoluzionari Emiliano Zapata, Panco Villa e Pascal Orozco.