Ernesto “Che” Guevara viene ucciso in Bolivia, dove si era recato per organizzare la guerriglia. Argentino di estrazione borghese, la sua figura entrò nella leggenda negli anni della rivoluzione cubana, accanto a Fidel Castro. Impegnato a “esportare” il socialismo attraverso missioni internazionali (anche in Africa), cade in una trappola delle truppe scelte boliviane.

Francisco Madero, dirigente liberale, denuncia i brogli con cui il dittatore Porfirio Diaz è stato rieletto e chiama alla lotta: inizia così la rivoluzione messicana. Nel maggio 1911 Diaz fugge dalla capitale mentre i contadini in armi seguono i leader rivoluzionari Emiliano Zapata, Panco Villa e Pascal Orozco.

«Desidero fare un appello agli uomini dell’esercito e in concreto alla guardia nazionale della polizia della caserme: fratelli, siete dello stesso popolo, ammazzate i vostri fratelli campesinos. Davanti all’ordine di ammazzare dato da un uomo deve prevalere la legge di Dio che dice ‘non ammazzare’. Nessun soldato è tenuto ad obbedire a un ordine che

Ernesto “Che” Guevara viene ucciso in Bolivia, dove si era recato per organizzare la guerriglia. Argentino di estrazione borghese, la sua figura entrò nella leggenda negli anni della rivoluzione cubana, accanto a Fidel Castro. Impegnato a “esportare” il socialismo attraverso missioni internazionali (anche in Africa), cade in una trappola delle truppe scelte boliviane.

Francisco Madero, dirigente liberale, denuncia i brogli con cui il dittatore Porfirio Diaz è stato rieletto e chiama alla lotta: inizia così la rivoluzione messicana. Nel maggio 1911 Diaz fugge dalla capitale mentre i contadini in armi seguono i leader rivoluzionari Emiliano Zapata, Panco Villa e Pascal Orozco.

«Desidero fare un appello agli uomini dell’esercito e in concreto alla guardia nazionale della polizia della caserme: fratelli, siete dello stesso popolo, ammazzate i vostri fratelli campesinos. Davanti all’ordine di ammazzare dato da un uomo deve prevalere la legge di Dio che dice ‘non ammazzare’. Nessun soldato è tenuto ad obbedire a un ordine che

Ernesto “Che” Guevara viene ucciso in Bolivia, dove si era recato per organizzare la guerriglia. Argentino di estrazione borghese, la sua figura entrò nella leggenda negli anni della rivoluzione cubana, accanto a Fidel Castro. Impegnato a “esportare” il socialismo attraverso missioni internazionali (anche in Africa), cade in una trappola delle truppe scelte boliviane.

Francisco Madero, dirigente liberale, denuncia i brogli con cui il dittatore Porfirio Diaz è stato rieletto e chiama alla lotta: inizia così la rivoluzione messicana. Nel maggio 1911 Diaz fugge dalla capitale mentre i contadini in armi seguono i leader rivoluzionari Emiliano Zapata, Panco Villa e Pascal Orozco.

«Desidero fare un appello agli uomini dell’esercito e in concreto alla guardia nazionale della polizia della caserme: fratelli, siete dello stesso popolo, ammazzate i vostri fratelli campesinos. Davanti all’ordine di ammazzare dato da un uomo deve prevalere la legge di Dio che dice ‘non ammazzare’. Nessun soldato è tenuto ad obbedire a un ordine che

Ernesto “Che” Guevara viene ucciso in Bolivia, dove si era recato per organizzare la guerriglia. Argentino di estrazione borghese, la sua figura entrò nella leggenda negli anni della rivoluzione cubana, accanto a Fidel Castro. Impegnato a “esportare” il socialismo attraverso missioni internazionali (anche in Africa), cade in una trappola delle truppe scelte boliviane.