Il presidente del consiglio italiano Antonio Giolitti invia un ultimatum alla Turchia, che per il tono brutale ed ingiustificato, equivale ad una dichiarazione di guerra. E’ il pretesto italiano per avviare la conquista della Libia, teoricamente una passeggiata, che in realtà si rivela più difficile del previsto a causa delle brutalità commesse dagli italiani e
Si conclude la seconda guerra dell’oppio con la ratifica a Pechino di un un gruppo di trattati stipulati fra il governo della Cina dei Qing e Francia, Regno Unito e Russia. I trattati aprono agli stranieri altri undici porti cinesi, dopo quelli del precdente Trattato di Nanchino, ammettono legazioni estere a Pechino, fino ad allora
“Non siamo soli. L’Africa, l’Asia e i popoli liberi e liberati di tutti gli angoli del mondo si troveranno sempre a fianco dei milioni di congolesi che non cesserano la lotta se non il giorno in cui non ci saranno piu’ colonizzatori né mercenari nel nostro paese.” Sono parole contenute nell’ultima lettera che Patrice Lumumba
Il presidente del consiglio italiano Antonio Giolitti invia un ultimatum alla Turchia, che per il tono brutale ed ingiustificato, equivale ad una dichiarazione di guerra. E’ il pretesto italiano per avviare la conquista della Libia, teoricamente una passeggiata, che in realtà si rivela più difficile del previsto a causa delle brutalità commesse dagli italiani e
Si conclude la seconda guerra dell’oppio con la ratifica a Pechino di un un gruppo di trattati stipulati fra il governo della Cina dei Qing e Francia, Regno Unito e Russia. I trattati aprono agli stranieri altri undici porti cinesi, dopo quelli del precdente Trattato di Nanchino, ammettono legazioni estere a Pechino, fino ad allora
“Non siamo soli. L’Africa, l’Asia e i popoli liberi e liberati di tutti gli angoli del mondo si troveranno sempre a fianco dei milioni di congolesi che non cesserano la lotta se non il giorno in cui non ci saranno piu’ colonizzatori né mercenari nel nostro paese.” Sono parole contenute nell’ultima lettera che Patrice Lumumba
Il presidente del consiglio italiano Antonio Giolitti invia un ultimatum alla Turchia, che per il tono brutale ed ingiustificato, equivale ad una dichiarazione di guerra. E’ il pretesto italiano per avviare la conquista della Libia, teoricamente una passeggiata, che in realtà si rivela più difficile del previsto a causa delle brutalità commesse dagli italiani e
Si conclude la seconda guerra dell’oppio con la ratifica a Pechino di un un gruppo di trattati stipulati fra il governo della Cina dei Qing e Francia, Regno Unito e Russia. I trattati aprono agli stranieri altri undici porti cinesi, dopo quelli del precdente Trattato di Nanchino, ammettono legazioni estere a Pechino, fino ad allora
“Non siamo soli. L’Africa, l’Asia e i popoli liberi e liberati di tutti gli angoli del mondo si troveranno sempre a fianco dei milioni di congolesi che non cesserano la lotta se non il giorno in cui non ci saranno piu’ colonizzatori né mercenari nel nostro paese.” Sono parole contenute nell’ultima lettera che Patrice Lumumba
Il presidente del consiglio italiano Antonio Giolitti invia un ultimatum alla Turchia, che per il tono brutale ed ingiustificato, equivale ad una dichiarazione di guerra. E’ il pretesto italiano per avviare la conquista della Libia, teoricamente una passeggiata, che in realtà si rivela più difficile del previsto a causa delle brutalità commesse dagli italiani e
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